Il Decreto Legislativo n. 14/2019 è il punto di riferimento normativo per il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII).
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Nel corso degli ultimi tre anni, tuttavia, sono state apportate diverse modifiche e il 15 luglio 2022 è stata introdotta l’obbligatorietà per tutte le imprese di dotarsi di strumenti di controllo in grado di prevenire la crisi e garantire la continuità dell’attività imprenditoriale, nonché una gestione adeguata e consapevole dell’impresa: da qui l’importanza di adottare “Adeguati Assetti”.
Tutela della continuità aziendale
I responsabili aziendali sono tenuti ad accedere tempestivamente agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza non appena si manifestano i primi segnali di squilibrio. È importante notare che solo le imprese compliant con gli Adeguati Assetti (ovvero conformi alla normativa) hanno diritto alla piena tutela della continuità aziendale.
Inoltre, i creditori pubblici qualificati hanno il compito di segnalare agli amministratori e ai sindaci le esposizioni debitorie nei loro confronti superiori a determinate soglie: tali segnalazioni costituiscono segnali di allarme fondamentali!
La mancata adozione di un “Assetto Adeguato” e la mancata o tardiva reazione ai segnali di crisi comportano una responsabilità diretta e personale per gli imprenditori, gli amministratori e i sindaci nei confronti della società, dei creditori sociali, dei singoli soci e dei terzi.
È obbligo e responsabilità dell’imprenditore (o degli amministratori) adottare un assetto organizzativo, amministrativo e contabile per legge, ma:
Come si adotta un Adeguato Assetto?
Esistono modelli di controllo di gestione adatti alle dimensioni e alla tipologia del business dell’impresa?
Esiste uno strumento per individuare tempestivamente squilibri patrimoniali, economici o finanziari?
Ci sono professionisti specializzati e affidabili a cui affidare un progetto di controllo di gestione per garantire il successo del progetto stesso?
Scopri nel prossimo articolo come si evolve la governance.