Ripresa del mondo dello spettacolo e culturale post pandemia

Aspettative e speranze di un settore in ripartenza

Il mondo dello spettacolo è stato tra i più provati dalla pandemia. La fase di ripresa è appena cominciata e tutti gli attori coinvolti oscillano tra speranze, aspettative, criticità, esigenze finanziarie, welfare e disposizioni per la tutela dei lavoratori.

Sarà questo il prossimo argomento che lo Studio Dalla Libera and Partners di Padova tratterà insieme ad un ospite d’eccezione.

Andiamo per gradi.

Il fondo per la tutela

Secondo le fonti ufficiali, a partire dal 2022 sarà implementato con 100 milioni di euro il fondo per la tutela del patrimonio culturale.

Previsto, inoltre, l’incremento del Fondo per lo Spettacolo (Fus) che arriverà a 20 milioni di euro.
In questo modo si intende potenziare il sostegno finanziario rivolto ad enti e istituzioni operanti nel comparto culturale.

Partendo, insomma, dai 20 milioni di euro per il 2022 e dai 40 milioni per il 2023, la legge di bilancio si è posta l’obiettivo di dare una “svolta” al welfare dei lavoratori dello spettacolo.

Ma basterà?

Si parlerà proprio di questo nell’incontro che vede coinvolti Alberto Dalla Libera dello Studio Dalla Libera and Partners di Padova e Giampiero Beltotto, Presidente del Teatro Stabile del Veneto, moderato dalla giornalista di La7 Micaela Faggiani e che vi mostreremo tra qualche giorno.

Ma facciamo qualche passo indietro.

Le misure di contenimento

Sappiamo bene che a causa dell’emergenza sanitaria, da Marzo 2020, sui luoghi di cultura e degli spettacoli di qualsiasi genere è calato (paradossalmente) il sipario.

Sono stati cioè sospesi i servizi volti a consentire l’ingresso del pubblico nei cinema e nei teatri su tutto il territorio nazionale.

Da Maggio 2020, tuttavia, la stretta è stata allentata. Da qui l’apertura (controllata) di musei, teatri, sale da concerto, cinema e altri ambienti simili. Ma ad Ottobre 2020 abbiamo assistito, purtroppo, ad un nuovo stop forzato.

L’epidemia non ha cessato di diffondersi. Sono state così reintrodotte le misure di contenimento e le nuove aperture sono slittate ad Aprile 2021.

Da questo momento (complice i risultati della campagna vaccinale) la partecipazione del pubblico è stata ampliata, malgrado gli standard di sicurezza.

Le disposizioni di Ottobre

Che cosa è accaduto?
A partire da Ottobre, nelle zone gialle, gli spettacoli che prevedono la presenza in loco del pubblico, quindi all’interno di sale teatrali, sale da concerto, cinema, locali che prevedono musica dal vivo, la partecipazione degli utenti è stata consentita con posti preassegnati e con il rispetto categorico della distanza interpersonale di almeno un metro. L’accesso è stato accordato a chi era in possesso della certificazione verde.

In zona gialla la capienza consentita è stata del 50%.

In zona bianca la capienza è diventata totale (quella massima autorizzata) e il pubblico è stato ad ogni modo obbligato a presentare all’ingresso il proprio Green Pass.
In questo modo il settore è timidamente (ma con forza) ripartito.

Bonus teatro e spettacoli

Dal punto di vista economico, per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia, sono stati messi in campo diversi strumenti di sostegno per gli operatori del settore.

L’Agenzia delle Entrate ha dato nuove istruzioni per la richiesta del bonus destinato al comparto teatrale e a quello dello spettacolo.

Il bonus potrà essere fruito dalle organizzazioni che operano nell’ambito delle attività teatrali e degli spettacoli dal vivo. Spetta insomma agli operatori che ne 2020 hanno subito una riduzione del fatturato pari almeno al 20% rispetto all’anno precedente.
Tra le attività che possono fruire del bonus rientrano per esempio il teatro, la musica, la danza, le attività circensi e altri.

Le domande per il bonus “Teatro e Spettacoli” potranno essere inviate fino al 15 Novembre 2021.

Le misure di sostegno previste sono (e saranno) soddisfacenti?

Le ultime disposizioni, il fondo per la tutela, i bonus introdotti, basteranno a restituire al mondo della cultura e dello spettacolo ciò che ha perduto negli ultimi due anni?

In che direzione stiamo andando?

Insieme a Giampiero Beltotto parleremo di questo e di tanto altro. Capiremo quali sono stati effettivamente i numeri della pandemia, com’è stato mantenuto il contatto con i fruitori del teatro, come sono cambiate le esigenze culturali dei veneti.

Restate aggiornati.